venerdì 30 luglio 2010

Practica con niko e claudia










La Practica de tango con niko e claudia riprenderà a settembre, sempre al KALEIDOS CLUB, seguiranno comunicazioni.






Buona estate a tutti






niko e claudia

giovedì 22 luglio 2010

Serata speciale al Kaleidos Mercoledì 28 luglio ore 21,00 : ingresso libero


Mercoledì 22 luglio si è conclusa la Practica de Tango al Kaleidos , andremo in vacanza , non senza prima aver salutato e ringraziato i numerosi tangueri che ci hanno seguito nel corso dell'anno, prima e dopo il nostro soggiorno a Buenos Aires, nei diversi locali : Al Vicoletto. Al Circolo Monte Sabotino ed infine al Kaleidos. A tutti diamo appuntamento a settembre per la ripresa dell'attività e con le novità che accompagneranno una nuova stagione.


Anche la Direzione del Kaleidos, molto sensibile alla realtà del tango torinese , desidera salutare gli amici, non solo i tangueri, bensì tutti coloro che hanno conosciuto e frequentato il locale nelle serate dedicate al altri eventi musicali ed artistici.


L'occasione per incontrarci ed augurarci Buone vacanze sarà


Mercoledì 28 luglio ore 21, al Kaleidos,
via C. Tenivelli 20/B.

Si tratta di una serata speciale, una festa dove tutti sono invitati, occasione propizia anche per chi ancora non conosce il locale ; l'ingresso è libero , la musica proposta abbraccerà diversi generi, anche il tango quindi, ma non solo. Si potrà cantare, ballare, assistere a performance musicali dal vivo, lotterie e altro ancora...

Vi aspettiamo tutti


Niko, Claudia ( che vi invia i saluti dal Venezuela) , la Direzione del Kaleidos

venerdì 16 luglio 2010

European tango championship 2010 - niko y claudia

Il video è stato realizzato con materiale offertoci da amici presenti alle serate. Le sequenze di ballo, sono state invece estrapolate da video realizzati da altri e pubblicati su you tube

giovedì 15 luglio 2010

giovedì 1 luglio 2010

“..No creo que hay otra danza en el mundo donde se hayan echo tantas competencias y tantos campeonatos como en el tango...” RODOLFO DINZEL


"...Seguramente y porque lo trae geneticamente, el mismo hombre al que no le importa fallar en cualquier otra danza, no quiere hacer papelones bailando mal el tango, porque como dijmos, la danza siempre llevo implicito un alto grado de competencia, es mas, terminò siendo un factor integrante de la danza y de la cerimonia. Por esa causa rse reverenciaba esa pericia. Ante la evidencia de uno que estaba sobre el nivel del comun, partia enseguida la voz de aura “dejenlo solo”. Cuando ya la competencia habia sido quebrada por aquel que realmente bailaba mejor, partia de cualquiera el “dejenlo solo”. Era una forma de homenajear el alma y el espiritu del mas habil. Y no creo que hay otra danza en el mundo donde se hayan echo tantas competencias y tantos campeonatos como en el tango. Por otro lado esta competitividad ayudo a la poroliferacion de academias, instituciones o ambitos donde la gente se preparaba para demonstrar quien era. En todo club, en todo lugar, se concursaba por la copa, la copita, la mencion. Con el tango es siempre saber quien baila mejor. Fue importante hasta la decada del 40 bailar el tango, era parte de ser un buen porteno, Era mas importante que pagar los impuestos, entre otras tantas cosas. ..."

Autor RODOLFO DINZEL


TRADUZIONE di Nicola De Concilio "...Sicuramente e perché appartiene al suo corredo genetico, lo stesso uomo al quale non gli importa fallire in qualunque altra danza, non vuole fare brutte figure ballando male il tango, perché come detto, la danza reca sempre implicito un alto grado di competenza, con la conseguenza di rappresentare un fattore integrante della stessa danza e della cerimonia. Per questa ragione veniva omaggiata la perizia. Di fronte all’evidenza di un ballerino che oltrepassava il livello comune, scattava la voce "lo si lasci solo “(in pista). Quando già la competenza da parte di colui che realmente ballava meglio era stata dimostrata, partiva da chiunque il grido "lo si lasci solo." Era una forma di omaggiare l'anima e lo spirito del più abile. E non credo vi sia un'altra danza nel mondo dove si siano organizzate tante gare e tanti campionati come nel tango. D'altra parte questa competitività contribuì alla proliferazione di accademie, istituzioni o ambiti dove la gente si preparava per dimostrare il proprio grado di competenza. In ogni club, in ogni luogo , si concorreva per una coppa, coppetta, menzione. E’ connaturato al tango il sapere chi ballasse meglio.. Fino alla decade del 40, ballare il tango, era altresì parte dell’ essere un buon porteño. Persino più importante che pagare le imposte." ... Autore RODOLFO DINZEL


Rodolfo Dinzel “ El tango una danza” ed. Corregidor, Buenos Aires, 2008, Pag. 88,89 -


APPROFONDIMENTI


Rodolfo Dinzel Ballerino e coreografo, dal 1972 balla con la sua compagna Gloria Dinzel. Insieme viaggiano in tutto il mondo come artisti e docenti. Fondatori dell’ “Università del Tango di Buenos Aires”, presso cui sono titolari della cattedra di ballo, hanno creato e sviluppato un metodo pedagogico che è il risultato di ricerche ed esperimenti condotti in oltre 20 anni di lavoro. Il tango è inserito nei programmi ministeriali delle scuole argentine, dov'è insegnato proprio con il metodo dei Dinzel, che per primi hanno formalizzato, secondo figure a complessità crescente, tutte le variazioni possibili a partire dal passo base. (“El Tango, Una Danza. Sistema Dinzel de Notación Coreográfica."). Questo sistema ha permesso, tra l’altro, l'accesso alla danza anche a persone portatrici di handicap: il maestro Dinzel lavora con gruppi di persone non vedenti, malati di Parkinson, ragazzi affetti dalla sindrome di Down.



“…. La mia fortuna è stata conoscere grandi maestri, che mi hanno insegnato tutto. Rodolfo Dinzel, Antonio Todaro, Pepito Avellaneda, Juan Carlos Copes, Finito, Petróleo, Virulazo, Elvira: persone straordinarie….”