lunedì 28 febbraio 2011

Lettera aperta di Tete Rusconi

Lettera aperta di Tete Pedro Rusconi pubblicata dal sito http://www.malena-tango.com/


E' l'eredità, lasciataci da Pedro Alberto Rusconi, in arte TETE, figlio di emigranti italiani, uno dei più grandi maestri del tango milonguero , a poco più di un anno dalla sua scomparsa. Il suo messaggio si focalizza sul rispetto della musica, l'arte della camminata.

Per la grande attualità del messaggio ripropongo il testo e la traduzione curata da me e pubblicata su questo blog all'indomani della sua scomparsa

"Non si ballano figure o passi, si balla la musica", ammonisce Tete...

Aprendamos a bailar el Tango




“Hoy 9 de enero del 2006 quisiera pasar a pedirles algo con el cariño y respeto que siento por todos ustedes. Esto no es un reproche para nadie, yo lo que quiero es que toda la juventud y todo aquel que baila tango entienda mi motivo: No hay que disfrazar al tango bajo ningún punto de vista, porque esta música tan apasionante nos da vida, energía, placer y así nos sentimos mejor. Después de muchos años de ver bailarines y maestros, pienso que no puede haber tantos errores en la enseñanza ni en las exhibiciones.Paso a contarles cual es mi idea. Siempre supe que la música es la base principal del tango. También es aprender a caminar con ella, teniendo equilibrio y cadencia. No podría decirles que no hay una técnica cuando se baila, pero sí que sería mejor que se enseñara a bailar más libremente, para uno mismo… ahí esta la diversión. Nadie nos compromete mirándonos, porque bailamos para nosotros.En esto que digo pienso que muchos están disfrazando al tango de algo que no es verdad, porque el tango es música y no se empieza por los pasos, ni tenemos que cometer el error de no enseñar cómo caminar diferentes compases musicales para reconocer cada orquesta. Mucha gente que esta enseñando tendría que aprender primero a bailar tango, para poder enseñar dando todo de sí mismo, para no defraudar a sus alumnos ni dañar su imagen como profesor.El tango no es un negocio, aunque muchos lo vean así. El tango es parte de nuestra vida, parte de nuestros abuelos, padres, madres, hermanos y amigos. Es nuestra vida. No deberíamos equivocarnos tanto y tendríamos que volver a conquistarlo, ya que lo estamos perdiendo por no respetarlo.Queridos amigos, bailarinas y bailarines, como esto que hacen es un trabajo más en la vida de uno, por respeto a ustedes mismos, en sus exhibiciones seria bueno que bailaran más tango y menos acrobacia, ballet o cualquier cosa que no sea tango.No quiero creer que también con las exhibiciones compiten; sabemos que cada pareja debería crear su estilo, y además no se debería bailar música que no es tango. En eso no se mientan a ustedes mismos ni a la gente.Y para la comunidad tanguera de Europa y del resto del mundo les doy un consejo: me gustaría que abrieran los ojos acerca de cómo aprender a bailar, principalmente a los organizadores de stages y a los profesores, de todo corazón, quiero que sepan que, cuando se organiza algo, se trata de llevar los mejores bailarines y maestros, para poder enseñar como es debido.Sin la música, la cadencia, la postura, el equilibrio, de nada sirven los pasos y para eso necesitamos maestros y profesores auténticos.Así que bueno desde el fondo de mi corazón, con un poco de tristeza, me gustaría que ustedes lo piensen y si hay algo para decirme me gustaría que lo hagan ya sea por medio de revista o por donde sea, si quieren quejarse háblenme, yo voy al baile, me ven me dicen me preguntan y yo contesto, les voy a contestar a todos, no tengan miedo, que no voy a dejar a nadie sin contestar, pero por favor cambien el sistema, pongan un sistema donde todos seamos alegres, donde podamos bailar el tango, donde seamos felices y donde podamos tener mucha mas gente, sin venderle ninguna mentira más.
Yo desde ya les mando un beso y un abrazo a todos ustedes y espero que este año que ha empezado sea el más feliz para todos.

Gracias, Teté.

PD: Mi único temor, es que sigan equivocados; que lástima…perdón.“


Traduzione a cura di Nicola De Concilio

“ Oggi 9 gennaio 2006 vorrei chiedervi qualcosa con la cortesia ed il rispetto che sento per tutti voi. Questo non è un rimprovero per nessuno, ciò che desidero è che tutta la gioventù e tutti coloro che ballano tango intendano le mie ragioni : Non si deve camuffare il tango da nessun punto di vista, poiché questa musica così appassionante ci dà vita, energia, piacere, al punto di farci sentire meglio. Dopo aver trascorso molti anni ad osservare ballerini e maestri, penso non sia giusto il ripetersi di tanti errori nell’insegnamento così come nelle esibizioni. La mia idea è la seguente: da sempre so che è la musica la base principale del tango. Così come è basilare apprendere a camminare con essa, seguendo il ritmo, la cadenza. Non posso negare che vi sia una tecnica quando si balla, però sarebbe preferibile che si insegnasse a ballare più liberamente, a ballare per se stessi. Qui sta il divertimento... Nessuno avrà il potere di condizionarci osservandoci, se siamo consapevoli che stiamo ballando per noi stessi.

Sulla base di quanto asserisco, ritengo che molti stiano camuffando il tango con qualcosa che non corrisponde alla verità, poiché il tango è musica e non inizia con i passi, né dobbiamo commettere l’errore di non insegnare come camminare differenti ritmi musicali, al fine di poter riconoscere ogni orchestra. Molta gente che sta insegnando dovrebbe, prima di tutto, apprendere a ballare il tango, per poter insegnare e dare tutto di se stessa, per non defraudare i propri allievi e compromettere la propria immagine di insegnante.Il tango non è un affare, anche se molti lo vedono in questa ottica. Il tango è parte della nostra vita, parte dei nostri nonni, padri, madri, fratelli, amici. E’ la nostra vita. Non dovremmo seguitare a confonderci così tanto, dovremmo ritornare a riconquistarlo, considerando che stiamo rischiando di perderlo per non averlo rispettato.
Cari amici, ballerine e ballerini, poiché ciò che state facendo rappresenta uno sforzo in più nella vita di ciascuno di voi, per rispetto di voi stessi, nelle vostre esibizioni sarebbe opportuno ballaste più tango e meno acrobazie, ballet o altro che non sia tango. Non voglio pensare che persino con le esibizioni pensiate di dover competere; sappiamo che ogni coppia dovrebbe creare il proprio stile, inoltre non si dovrebbe ballare musica che non sia tango. In ciò chiedo che non mentano a se stessi e alla gente.
Alla comunità tanguera d’Europa e del resto del mondo, do un consiglio : mi piacerebbe che aprissero gli occhi su come apprendere a ballare, mi rivolgo principalmente agli organizzatori degli stages e ai professori, lo dico con il cuore, desidero che sappiano che quando si organizza un evento, se si vuole insegnare in maniera consona, è necessario invitare i migliori ballerini e maestri.
Senza la musica, la cadenza, la postura, l’equilibrio, a niente servono i passi e per questo abbiamo necessità di maestri e professori autentici.
Così che, dal fondo del mio cuore, con un po’ di tristezza, vorrei rifletteste su ciò e se aveste qualcosa da dirmi o lamentare potrete farlo a mezzo rivista o in qualunque altro modo, anche di persona, io frequento le milonghe e quando mi si incontrerà mi si interpelli, io risponderò , risponderò a tutti, non abbiate timore, non lascerò alcuno senza risposta, però, per favore, si cambi sistema, si determini un sistema nel quale tutti possiamo sentirci allegri, dove possiamo ballare il tango, dove possiamo sentirci felici e dove si possa vedere molta più gente, senza necessità di vendere ad essa nessuna bugia in più.

Mando a tutti un bacio e un abbraccio e spero che questo nuovo anno che è appena iniziato sia il più felice per tutti.

Grazie, Tete

venerdì 18 febbraio 2011

MILONGUIDA DI TORINO aggiornata al 19.02.2011




NIKO E CLAUDIA, Curriculum

Esperienze musicali prima del tango.

Il percorso di niko inizia con le percussioni: batterista all'età di 15 anni di gruppi rock progressive, passando attraverso differenti generi, approda alla musica vocale in qualità di voce baritono basso di una corale polifonica a cappella
Claudia, venezuelana porta con sé, dalla nascita, l’esperienza della salsa e di altri ritmi caraibici oltre l’esperienza nell’ambito di alcune tra le più importanti danze popolari sudamericane con le quali si è cimentata per diversi anni.

Il tango
Milongueri nel senso proprio del termine, privilegiano un tango basato sull’improvvisazione in pista, come usa nelle milonghe classiche di Buenos Aires, Sin Rumbo ( Villa Urquiza), Salon Canning ( Villa Crespo), La Baldosa (Flores).
Iniziano a studiare il tango a Torino presso il Laboratorio di tango argentino e successivamente approfondiscono le loro conoscenze operando con diversi maestri argentini in Italia, Spagna, Argentina.


Docenti alcuni tra i più riconosciuti a livello mondiale, quali: Gustavo Naveira e Giselle Ann, Julio Balmaceda e Corina de la Rosa, Sebastian Arse e Mariana Montes, Mariano Chicho Frumboli e Juana Sepulveda, Ricardo Maceiras ( El Pibe Sarandi) ed Elina Roldan, Gustavo Rosas e Gisela Natoli , Roberto Firpo , Johanna Copes, Graciela Gonzales e tanti altri .
Punto di riferimento attuale è “la Escuela Argentina de tango” di Buenos Aires dove periodicamente niko e claudia si recano per approfondimenti ed alla quale si ispirano nella conduzione del proprio metodo di insegnamento, forti dell’esperienza, in qualità di collaboratori e assistenti, dei maestri Fabian Camardelli e Bettina Vainer.

Esperienze e collaborazioni
Tra le esperienze maggiormente significative ai fini del processo di maturazione come ballerini ed insegnanti:
- l’esperienza di collaborazione di due anni condotta a Madrid nel 2008- 2009 con
Ezequiel Herrera e Maria Antonieta Tuozzo, argentini, coppia di ballerini e maestri internazionali riconosciuti nel mondo per l’efficacia della loro didattica e la grande classe ed energia che sprigionano nelle piste di tutto il mondo nel corso delle loro esibizioni.
- Nel 2009 – 2010 la collaborazione a Torino, in una practica de tango, in qualità di assistenti, di Marcelo Ballonzo, argentino, ed Elena Garis, italiana, maestri di classe internazionale che collaborano con alcune tra le migliori compagnie di danza , insegnano e si esibiscono nelle principali città italiane e all'estero.

Practica de tango
Il tango non è solo danza, è l’espressione simbolica più rilevante della cultura della regione del Rio de la Plata e vede la compresenza di diversi apporti europei e primo fra tutti quello italiano.
Lo studio della lingua , della storia argentina, della cultura del tango rappresenta un percorso parallelo a quello musicale e della danza. Privato della propria storia e cultura il tango viene spogliato della propria essenza e rischia di ridursi ad una mera esecuzione di passi in musica.
Nelle nostre lezioni e pratiche di tango facciamo costantemente riferimento alla dimensione del ballo rioplatense come fonte essenziale per comprendere più in profondità la danza ed i suoi codici.
Nella pratica i passi si traducono in ballo, espressione coniata da noi per rappresentare in sintesi il nostro modo lavorare. Riteniamo che ogni struttura di movimento se non collocata fin dalla sua prima acquisizione nel vivo dell’esperienza del ballo non venga completamente acquisita. Per apprendere correttamente le strutture di movimento è necessario avere un feed back costante con l’istruttore e ciò è pienamente possibile solo nella pratica viva del ballo.
La practica inoltre con la presenza di momenti conviviali , permette una migliore conoscenza tra le persone partecipanti, scambi di esperienze e mutua collaborazione. Il momento del break o buffet ,rappresenta un sensibile elemento aggregante ed esprime bene il carattere sociale del tango, “el compartir juntos”.

Esibizioni o partecipazioni ad eventi come ballerini.

Niko e claudia è possibile vederli ballare in tutte le milonghe torinesi, nel periodo della loro permanenza in Italia, la natura del loro modo di ballare è squisitamente milonguera , riveste una importanza fondamentale “el abrazo” e il “ caminar tango” quale risorsa insostituibile per l'espressione della musicalità . La pista sociale è pertanto il luogo da loro prediletto .
Le loro esibizioni, sono sempre sostenute dal caloroso consenso del pubblico.
Claudia e niko si sono esibiti in Provincia di Salerno sia in occasione di feste popolari , sia in contesti , quali sale da ballo, che vedono la compresenza di diversi generi.
Nel giugno 2010 hanno preso parte a Torino, al European Tango Championship, giungendo in semifinale nell'ambito della competizione.
Si sono inoltre esibiti, sempre nel 2010 presso il Circolo dei Lettori di Torino all'interno della manifestazione Etnotango, a Pianezza nel novembre 2010 presso il locale Barrocco.
Specializzati nella milonga traspie per la quale hanno ricevuto elogi ovunque si siano esibiti hanno sviluppato una metodologia particolarmente efficace ed originale di insegnamento
Attività di Insegnamento
Niko e claudia svolgono la propria attività di insegnamento principalmente a Torino, Venaria ed Aosta, in collaborazione con Associazioni e Palestre. ( Vedi prospetto attività)
Don niko ( el tano) Musicalizador:
Ama il genere classico, il Tango dell'Epoca de Oro, ma anche la rivisitazione timbrica e ritmica operata da orchestre contemporanee. Ritiene che la qualità migliore di un musicalizador debba essere la capacità di coinvolgere la pista, di coglierne i segnali ed interagire con essa . Nella carriera di musicalizador ha condotto numerose serate in Italia, principalmente a Torino e Provincia , in Spagna a Madrid ed infine a Roma e Venezia. Generalmente adotta lo schema classico con tandas e cortine. E' attualmente uno dei Dj dei "Nuovi Venerdì di Tango" dell'Aldobaraldo, il locale storico del tango a Torino.


domenica 13 febbraio 2011

martedì 8 febbraio 2011

Profilo Musicalizador - don niko


Nome: Nicola De Concilio

Località: Torino

Cell: +393471208338

Mail: nicola.deconcilio@alice.it
Website: www.nicolayeltango.blogspot.com


Don niko

Profilo
Amo soprattutto il genere classico, il Tango della Epoca de Oro, ma anche la rivisitazione timbrica e ritmica operata da orchestre contemporanee.. Sono attento alle novità ed esperto nell’individuarle. Ritengo che una delle qualità del musicalizador debba essere il saper coinvolgere la pista, mostrando la necessaria flessibilità per poterne coglierne i segnali ed interagire con essa. Ritengo imprescindibile per un musicalizador lo studio delle orchestre che hanno segnato la storia del tango, compreso quelle spesso “olvidadas” . Generalmente adotto lo schema tandas y cortinas que no se bailan, però possono sempre esserci delle sorprese...
Docente di Lingua e Letteratura Italiana nei licei. Storico. Diplomato in Estudios Avanzados (DEA) in Storia dell’America Latina presso la Universidad Autónoma de Madrid, attualmente opero come ricercatore presso la UAM, lavorando ad un progetto di Tesi Dottorale dal titolo : “Entre tópicos y realidad, la representación del inmigrante italiano en la tango cancion ( 1870-1930)”. E’ in fase di pubblicazione un mio saggio storico dal titolo : “Testi e contesti: L’elemento italiano nella poesia tanguera. Collaboro altresì con la rivista Editango, la prima rivista italiana di tango argentino.
Nella mia carriera di musicalizador ho condotto numerose serate, principalmente in Torino e Provincia ma anche a Roma e Venezia. Conduco serate anche a Madrid, dove periodicamente risiedo. Il mio incontro con il Tango avviene a Buenos Aires nel 2005 . Il mio percorso nella musica inizia molto prima , negli anni 70’ come percussionista, in seguito voce (baritono basso) di un gruppo vocale a cappella, per approdare al tango come ballerino ed infine musicalizador.